10 Cose da Vedere a Malindi
Malindi è uno dei maggiori centri turistici del Kenya. Le sue spiagge bianche, la barriera corallina, il mare turchese, le foreste, il vicino Parco Nazionale Marino di Watamu, la cultura locale, fanno sognare un viaggio in mezzo alla natura selvaggia e incontaminata. E’ impossibile rimanere delusi da un viaggio in Kenya, soprattutto se come meta si sceglie Malindi e i suoi dintorni. Ecco per voi le 10 cose da vedere assolutamente a Malindi e nel Watamu National Park!
Fonte: www.travel365.it
Informazioni di viaggio: fuso orario del Kenya, visto, prefisso, ambasciata, valuta
Fuso Orario
Relativamente al fuso orario, il Kenya è in avanti, rispetto all’Italia (se consideriamo l’ora solare), di due ore. Ci sono esattamente dodici ore di luce e dodici di buio, l’alba e il tramonto sono brevissimi.
Il Visto
Per fare il visto per il Kenya in Italia, bisogna andare all’Ambasciata in Via Archimede, 164 a Roma. Il numero di telefono è lo 06/8082717/18. In alternativa potete rivolgervi al Kenya Tourist Board in Via Monte Rosa, 20 a Milano. Il numero di telefono è lo 02 36561179. Utili anche per sapere notizie sulla situazione nel paese.
Il visto in Kenya, invece, lo si può ottenere sia una volta giunti nel paese che in aeroporto o alla frontiera. La validità del visto va da 1 a 3 mesi e può essere prorogato fino a 6 mesi. Naturalmente è possibile richiederlo anche all’Ambasciata di Roma producendo i documenti necessari. Occorre naturalmente il passaporto, ma bisogna anche pagare un visto di ingresso e di uscita al transito all’aeroporto. Alcuni tour operator organizzano il viaggio in modo da evitare questa formalità durante l’uscita, ma per l’ingresso tutti devono passare alla dogana e pagare la cifra richiesta dal governo.
Il visto è richiesto solo per i minori di sedici anni. Se ne possono acquistare di differenti tipi, e può essere richiesto a un’ambasciata del Kenya in Italia, o direttamente all’aeroporto al’ingresso nel paese. Il pagamento in aeroporto può essere effettuato tranquillamente sia in dollari americani che in euro, nonostante le agenzie di viaggi e i tour operator insistano a consigliare i turisti di portarsi i dollari per espletare le formalità alla dogana. Bisogna comunque sapere che in Kenya non vengono accettati da nessuna parte dollari americani emessi prima del 2001, e che le banche non li cambiano per banconote di più recente emissione.
Sull’aereo per il Kenya le hostess forniranno i moduli per la richiesta del visto, due formulari di differente colore dove si dichiareranno i propri dati anagrafici e la durata e motivo del soggiorno. Preparatevi però a una brutta sorpresa: all’aeroporto scoprirete che ci sarà un altro modulo da compilare, che è la dichiarazione di ingresso nel paese, praticamente identico a quelli compilati sull’aereo, solo che di un altro colore. Conviene compilarlo subito per poter immettersi nella fila alla dogana, altrimenti si rischia di passare parecchio tempo all’interno dell’aeroporto: in periodi di grossa affluenza anche tre ore in più, dal momento che gli addetti alla dogana kenyoti non sono noti per la loro celerità, né per la loro disponibilità verso il turista. Ecco i differenti tipi di visto che si possono pagare in aeroporto:
– visto di transito (transit VISA): 20 USD, valido da uno a sette giorni
– visto turistico (single entry VISA): 50 USD , valido tre mesi e prorogabile fino a sei mesi all’ufficio immigrazione dietro pagamento
– visto multiplo (multiple VISA): 110 USD, richiesto da chi, per motivi di affari, deve effettuare frequenti viaggi nel paese; ha una validità che va dai sei ai sette mesi e va ottenuto prima della partenza, dal momento che le pratiche burocratiche per la sua emissione richiedono otto settimane; occorrono quattro fototessera e bisogna compilare tre moduli per il rilascio del visto
– visto per entrata doppia (double entry VISA): 25 USD o 20 EURO, per coloro che entrano in Kenya per poi proseguire in altri paesi della East African Community (Uganda, Rwanda, Burundi e Tanzania) e rientrare infine in Kenya; questo visto non comprende anche l’ingresso nei suddetti paesi.
Il Passaporto
Il passaporto deve essere con validità residua di almeno sei mesi dall’ingresso nel paese. Deve avere almeno un’intera pagina bianca sulla quale possa essere apposto il timbro di ingresso e il visto, altrimenti si rischia che di vedersi bloccati alla dogana e rispediti in patria col primo volo utile. Non si può viaggiare se non con un biglietto di andata e ritorno, e il primo permesso di ingresso è valido solo per tre mesi: dichiarare il periodo di permanenza alla dogana e controllare che il timbro apposto sul passaporto corrisponda alla durata del soggiorno. Il visto di tre mesi non permette ovviamente di lavorare in Kenya, ma si può alla scadenza prorogare di altri tre mesi: questo va fatto negli uffici di immigrazione competenti e ovviamente prima che il permesso scada del tutto, pena una severa sanzione che può arrivare anche all’arresto. Per farlo è necessario anche dotarsi di due fototessera, mentre per il solo ingresso nel paese non ce n’è bisogno, dal momento che effettuano le foto direttamente alla dogana.
Il prefisso telefonico
Il prefisso del Kenya è 254. Dopo il prefisso, basta inserire quello della regione italiana che si vuole chiamare o dell’operatore mobile, se state chiamando un cellulare.
La Valuta
La valuta è lo scellino kenyota, il valore di un euro è di 109.09 scellini. Proprio in virtù della forza della nostra moneta, potrete fare una vacanza low cost.
Quando andare in Kenya
Come si è già detto, il periodo migliore non è l’estate. La linea dell’Equatore attraversa il Kenya ma, nonostante questo, il clima non si presenta equatoriale. A Nairobi, sull’altopiano, a luglio e agosto fa molto fresco e, di sera, è addirittura necessario un maglioncino. Le notti sono sempre molto fresche, a partire dai quindici gradi del periodo giugno-settembre ai ventuno gradi di marzo. Stando a queste informazioni, il periodo migliore per andare in Kenya è da fine gennaio a marzo, si sta freschi ed è possibile visitare tutta la nazione senza troppo caldo, cosa che, invece, capita a settembre e ottobre e a dicembre e gennaio. Sulla costa le temperature aumentano sempre ma, grazie ad alisei e monsoni, sono più mitigate.
Fonte: travel.fanpage.it